mercoledì 27 febbraio 2013

prosecuzione CT del 26/02/2013


Proseguimento della Commissione Turismo del 26 febbraio 2013.

La nostra commissione è denominata Società, Fruizione Turismo. (riporto in coda in corsivetto quel che trovate sul Piano in merito all'ambito di pertinenza).

Siccome è in atto la proposta di cambiare (in senso riduttivo) l'ambito operativo della commissione trasferendo il termine Società alla commissione Ambiente (che diverrebbe Ambiente e Società) serve che dalla nostra commissione esca una proposta su quali "competenze" passerebbero all'ambiente e quali rimarrebbero nel turismo e sul nuovo nome. (poi ovvio che uno può partecipare a più commissioni).
La proposta, maturata negli incontri passati, prevedeva di separare temi sociali inerenti il bene comune  da quelli di filiera orizzontale (turismo sostenibile, turismo scolastico, t. culturale, escursionismo, sport etc), 
In particolare Da Valutare secondo me come vanno collocati questi temi:

  • Trasporti, 
  • Sanità,
  • Didattica/scuole/educazione ambientale ,
  • Rifiuti, 
  • Viabilità,
  • Rete escursionistica, 
IN QUESTA TABELLA INSERIRE QUALE COMMISSIONE DOVREBBE SECONDO VOI, TENERE LA COMPETENZA INSERENDO SOTTO LA VOCE RELATIVA, NELLA PRIMA CASELLA DISPONIBILE, LA VOCE AMBIENTE (se ritenete che debba essere confrontato dalla commissione ambiente), TURISMO (se mantenere la competenze nalla commissione turismo), oppure ? (SE NON SI HA OPINIONE IN MERITO). LINK 

  (tutti temi che ad oggi sono "scivolati" nella commissione per la ampiezza della denominazione degli ambiti afforntati; 

Sarebbe opportuno che ciascuno esprima una propria opinione in merito.

sul piano strategico l'Ambito è così descritto:.

III. Società, fruizione, turismo: è già significativa la frequentazione dei territorio forestale in funzione di attività ricreative, didattiche, sportive, oltre che per i motivi produttivi della filiera del legno e per 
connessione con la residenza rurale. È inoltre rilevante sul territorio lo sviluppo della rete stradale 
minore e della sentieristica. La Foresta modello è consapevole che su una base oggettiva di accessibilità in sicurezza del territorio forestale si fondano le attività produttive, ma più in generale quelle di manutenzione, di presidio, l’escursionismo, la raccolta dei funghi e dei prodotti non legnosi del bosco, che consentono il legame anche culturale con il territorio di appartenenza. Un turismo rurale di qualità caratterizzato dalla prossimità con l’area metropolitana, peraltro a valenza artistico-monumentale, è il dato caratterizzante quest’economia nel territorio della Foresta Modello. La Foresta Modello annovera detta forma di sviluppo economico del territorio come elemento aggiuntivo del processo di terziarizzazione del settore forestale per accompagnare e sostenere anche la produzione agricola e forestale tradizionale. La gestione forestale sostenibile concorre a rendere stabili gli ecosistemi boschivi locali, a renderli a vario titolo fruibili e a curare il paesaggio come risultante di un ecosistema antopico e come elemento qualificante dell’apprezzamento turistico. La Foresta Modello sa che una delle opportunità di crescita del settore e del territorio viene da una diversa consapevolezza del proprio ruolo e da una maggior ampiezza anche tipologica del Parternariato che la anima, per arrivare a un miglior riconoscimento sociale genericamente inteso. In un contesto sociale e professionale fortemente mediatico e improntato alla comunicazione la Foresta Modello considera come proprie: 1) la propensione all’arricchimento culturale del Parternariato sul piano antropologico sfruttando il forte legame con la tradizione popolare del territorio e con il patrimonio immateriale, e 2) l’attitudine ad attività di divulgazione, di informazione, di comunicazione. Filone specifico della relazione con la società è quello della formazione professionale in funzione delle necessità lavorative evidenziate nelle filiere produttive.



Il Sito: LINK

Il PIano Strategico:  LINK
Prima Proposta di Modifica:  LINK
Seconda Proposta di Modifica: LINK

Altri Verbali: LINK

martedì 26 febbraio 2013

contributo al Piano Strategico, estratti CT del 26feb2012, Identificazione territorio/visione


estratto verbale del 26/2/2013
Il Paesaggio della FMMF è caratterizzata da una forte Compenetrazione tra attività prevalentemente agricole (ad es. i vigneti più alti del Chianti, gli olivi) , attività turistiche (ad es. Agriturismi), attività artigianali in aree prevalentemente forestali ma con forte densità abitativa, a comporre un “paesaggio a mosaico” vario e complesso.
La FMMF è caratterizza in maniera forte dalla componente storica e culturale (e aggiungerei antropologica) e la sua valorizzazione è parte importante dell'identità del suo sviluppo (es. presenza di castelli, ville, storia degli etruschi, medioevo, legame con Firenze).

Si ritiene chela Visione comune che lega le realtà interne alla FMMF sia quello di percosi verso la la Sostenibilità (ambientale, sociale, economica.) nei propri ambiti territoriali. La sfida della Sostenibilità dovrebbe attuarsi attraverso la valorizzazione delle politiche locali (energierinnovabili , filiera corta dei prodotti agricoli locali, turismo sostenibile, buone pratiche). Siamo in aree prevalentemente forestali ma densamente popolate molto vicine ad una grande città come Firenze, con conseguenti problematiche di gestione delle modifiche sociali in atto e di identità tra periferie urbane e territorio agricolo forestale.
la Città (Firenze) può essere un'opportunità per il turismo e la fruizione deterritorio stimolato da attività di marketing mirate.
Per quanto riguarda l'aspetto sociale, in particolare il fenomeno di allontanamento da Firenze dei cittadini sia per motivi economici sia per la scarsa qualità della vita o altro, verso le aree periferiche quale è il territorio
della FMMF, impone alle amministrazioni adeguamenti delle infrastrutture e dei servizi. L' inevitabile cambiamento dello stile di vita delle popolazioni locali che ha vissuto e vive in un ambiente tendenzialmente rurale, con la popolazione proveniente dall'ambiente cittadino, considerando anche una forte componente extracomunitaria in aumento, ci richiede una riflessione su come contribuire con idee e proposte per rendere sostenibili tali adeguamenti, ma anche di affrontare in modo critico interventi strutturali che vengano valutati insostenibili per il territorio. Quindi è emersa la necessità di inserire tra gli impegni, di una realtà associativa come la nostra, quelli di produrre idee progettuali che sostengano percorsi verso la sostenibilità per le comunità locali in “trasformazione” a supporto anche delle amministrazioni locali, che del resto sono socie dell'associazione stessa.
Si ritiene determinante lo sviluppo di azioni attraverso il confrontoela condivisione delle molte realtà associative (culturali, agricole, sportive, di servizi), sull'uso ritenuto corretto del territorio della foresta modello.



Infine si condivide la proposta della IMFN di ridurre e concretizzare meglio 
obiettivi e di definire più azioni per raggiungere tale obiettivo. La definizione di 
un obiettivo (non assimilabile ad uno scopo ma realizzazione di un target 
concreto) e delle azioni previste per raggiungerlo appare per tutti i presenti la via 
migliore per poter Concretizzare i progetti, rendicontarli, verificarli. L'eccessiva 
vaghezza è sentita come fonte di rischio di inoperatività da parte di tutti o, al 
contrario, come pericolosa possibilità di concentramento di uno o pochi. Ad 
esempio: se si pone come obiettivo quello di ampliare un po' le aree protette nella

FMMF è un conto, se si dice che ci si pone l'obiettivo di creare due nuove aree
protette, individuando delle azioni precise (individuazione dell'area, 
identificazione delle motivazioni e caratteristiche, iter procedurale, iter presso 
enti etc.) la cosa è chiara, con competenze distribuibili, verificabili e partecipata.

metodo di comunicazione interna


estratto da verbale del 26/2/2013

si sceglie di adottare googlegroups come metodo di comunicazione (già attivo,
immediato, senza pw, free); si procederà con il doppio invio utilizzando il ccn fino
alla prossima riunione nella quale si verificherà se googlegroups raggiunge tutti
per poi far scomparire l'uso del cc: e ccn: Il per ora consente comunque di non
occupare spazio di lettura, specie su telefonini e quindi di garantire l'arrivo a tutti
della mail. Carlo Visca verificherà il funzionamento di googlegroups per l'ingresso
dei nuovi “partecipanti.”