martedì 26 febbraio 2013

contributo al Piano Strategico, estratti CT del 26feb2012, Identificazione territorio/visione


estratto verbale del 26/2/2013
Il Paesaggio della FMMF è caratterizzata da una forte Compenetrazione tra attività prevalentemente agricole (ad es. i vigneti più alti del Chianti, gli olivi) , attività turistiche (ad es. Agriturismi), attività artigianali in aree prevalentemente forestali ma con forte densità abitativa, a comporre un “paesaggio a mosaico” vario e complesso.
La FMMF è caratterizza in maniera forte dalla componente storica e culturale (e aggiungerei antropologica) e la sua valorizzazione è parte importante dell'identità del suo sviluppo (es. presenza di castelli, ville, storia degli etruschi, medioevo, legame con Firenze).

Si ritiene chela Visione comune che lega le realtà interne alla FMMF sia quello di percosi verso la la Sostenibilità (ambientale, sociale, economica.) nei propri ambiti territoriali. La sfida della Sostenibilità dovrebbe attuarsi attraverso la valorizzazione delle politiche locali (energierinnovabili , filiera corta dei prodotti agricoli locali, turismo sostenibile, buone pratiche). Siamo in aree prevalentemente forestali ma densamente popolate molto vicine ad una grande città come Firenze, con conseguenti problematiche di gestione delle modifiche sociali in atto e di identità tra periferie urbane e territorio agricolo forestale.
la Città (Firenze) può essere un'opportunità per il turismo e la fruizione deterritorio stimolato da attività di marketing mirate.
Per quanto riguarda l'aspetto sociale, in particolare il fenomeno di allontanamento da Firenze dei cittadini sia per motivi economici sia per la scarsa qualità della vita o altro, verso le aree periferiche quale è il territorio
della FMMF, impone alle amministrazioni adeguamenti delle infrastrutture e dei servizi. L' inevitabile cambiamento dello stile di vita delle popolazioni locali che ha vissuto e vive in un ambiente tendenzialmente rurale, con la popolazione proveniente dall'ambiente cittadino, considerando anche una forte componente extracomunitaria in aumento, ci richiede una riflessione su come contribuire con idee e proposte per rendere sostenibili tali adeguamenti, ma anche di affrontare in modo critico interventi strutturali che vengano valutati insostenibili per il territorio. Quindi è emersa la necessità di inserire tra gli impegni, di una realtà associativa come la nostra, quelli di produrre idee progettuali che sostengano percorsi verso la sostenibilità per le comunità locali in “trasformazione” a supporto anche delle amministrazioni locali, che del resto sono socie dell'associazione stessa.
Si ritiene determinante lo sviluppo di azioni attraverso il confrontoela condivisione delle molte realtà associative (culturali, agricole, sportive, di servizi), sull'uso ritenuto corretto del territorio della foresta modello.



Infine si condivide la proposta della IMFN di ridurre e concretizzare meglio 
obiettivi e di definire più azioni per raggiungere tale obiettivo. La definizione di 
un obiettivo (non assimilabile ad uno scopo ma realizzazione di un target 
concreto) e delle azioni previste per raggiungerlo appare per tutti i presenti la via 
migliore per poter Concretizzare i progetti, rendicontarli, verificarli. L'eccessiva 
vaghezza è sentita come fonte di rischio di inoperatività da parte di tutti o, al 
contrario, come pericolosa possibilità di concentramento di uno o pochi. Ad 
esempio: se si pone come obiettivo quello di ampliare un po' le aree protette nella

FMMF è un conto, se si dice che ci si pone l'obiettivo di creare due nuove aree
protette, individuando delle azioni precise (individuazione dell'area, 
identificazione delle motivazioni e caratteristiche, iter procedurale, iter presso 
enti etc.) la cosa è chiara, con competenze distribuibili, verificabili e partecipata.

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